Il progetto
“Abbi cura di te” è un’espressione che suona allo stesso tempo come un imperativo categorico e un invito gentile, affettuoso, pieno di premura. “Sei un’opera d’arte” è invece una dichiarazione che può apparire come un complimento, un’affermazione forse bizzarra ma che dispone ad una riflessione, una presa di coscienza.
Messe insieme, le due frasi costituiscono il nome della campagna di Unigum in cui grandi capolavori dell’arte si vestono con eleganza di DPI, per sensibilizzare alla cultura della sicurezza.
L'idea dietro al progetto
L’idea, concepita da Unigum e condivisa per la realizzazione con l’autore d’arte Marco Rindori, è semplice: opere iconiche, capolavori senza tempo riconoscibili in modo diffuso, sono state riprodotte ad arte “contaminandole” con dispositivi di protezione individuale di qualità riconosciuta.
Così gli angioletti della Madonna Sistina di Raffaello indossano occhiali protettivi per preservare gli occhi dal pulviscolo e dalla luce abbagliante del Paradiso, i personaggi nella fucina di Giovanni Stradano calzano guanti e dispositivi per proteggersi dai fumi degli esperimenti alchemici e nello spazio metafisico delle Muse Inquietanti di De Chirico compaiono bombole e autorespiratori.
Attraverso la grazia e l’armonia di opere d’arte celeberrime, Abbi cura di Te, Sei un’opera d’Arte® punta così sull’efficacia di un messaggio privo di connotazioni negative, incentrato sulla bellezza e sull'invito a prendersi cura di sé, differenziandosi dalle campagne tradizionali, che fanno leva sulle nostre paure.
Scopri le differenze
Perché dei dipinti a olio?
Usare la tecnica pittorica originale dei capolavori scelti per la campagna era il modo migliore per riprodurne fedelmente la bellezza e aumentare il loro potere comunicativo. Per questo era indispensabile la collaborazione con un artista come Marco Rindori, che avesse in sé non solo la tecnica e la maestria dei grandi pittori ma anche la capacità di riprodurre la magia che traspira da quelle opere, che il tempo e la fama hanno reso immortali.
I quadri di Rindori sono in grado di parlarci dalla loro dimensione pittorica resa viva dalla matericità del colore, dalla luce dei pigmenti naturali, dalla poesia di una creazione che segue lo stesso cammino, con lentezza e cura, come cinquecento anni fa.
Il valore del progetto
Vedere un'opera così celebre "contaminata" induce un sorriso. Mescolare due mondi così distanti come l'arte e la sicurezza tramite queste "contaminazioni" suscita curiosità ed interesse.
Per questo le opere si sono rivelate utili per trasmettere un messaggio e sono diventate protagoniste di una campagna di comunicazione, che ha dato vita a progetti divulgativi ed esperienze di educazione alla sicurezza nelle aziende.