Angioletti occhialuti
Autore:
Marco Rindori
Anno:
2016
Tecnica:
olio su tavola
DPI: Mascherina u-sonic; Occhiali Sportstyle
Autore:
Marco Rindori
Anno:
2016
Tecnica:
olio su tavola
DPI: Mascherina u-sonic; Occhiali Sportstyle
Di: Raffaelo Sanzio – 1513-1514, olio su tela
Conservato presso: Gemäldegalerie, Dresda
Forse non tutti sanno che… quei due angioletti pensosi e un po’ paffutelli che decorano quaderni, cornici, carte regalo, segnalibri, etc.- ormai in vendita in tutti i musei del mondo, vero esempio di prodotto globale tratto da un’opera d’arte - sono stati ritagliati da un altro capolavoro di Raffaello: la Madonna Sistina.
L’opera, in cui compaiono la Madonna col Bambino con ai lati San Sisto e Santa Barbara, fu commissionata all’inizio del ‘500 a Raffaello dal Convento di San Sisto a Piacenza, dove rimase fino a che nel 1754 i monaci benedettini, sotto la pressione dei debiti, non lo vendettero ad Augusto III, grande elettore di Sassonia (per 25.000 scudi romani). Augusto III collocò quest’opera di dimensioni notevoli (2×2,7 m) nella sua grande collezione a Dresda, dove attrasse grandi filosofi e poeti e scrittori come Goethe, Hegel, Novalis, Dostoevskij, Puskin, Schopenhauer, Bulgakov, Grossman e cosi via, che arrivarono qui in “pellegrinaggio”. Anche Heidegger, Nietzsche e Freud e perfino Andy Warhol si sono interessati alla Madonna Sistina. Tuttora la tela, dopo essere stata trafugata e trasferita a Mosca durante il decennio 1945-55, è conservata nella Gemaldegalerie Alte Meister (Pinacoteca dei Maestri Antichi) di Dresda. E quei due angioletti, paffuti e pensosi, appoggiati al davanzale della Finestra, probabilmente per aumentare il senso di profondità, fin dall’800 hanno cominciato ad essere riprodotti come soggetti indipendenti…
Di: Marco Rindori – 2016, olio su tavola
Dimensioni opera: 60x40 cm
Dunque immaginiamo Raffaello che, a quadro ultimato, indietreggia di fronte a questa sua grande opera per coglierne l’insieme e decide di aggiungere questi due angioletti interponendoli tra Noi qui sulla Terra, e il Cielo di là dalla Finestra. Ma chi sono questi due angioletti, e come sono arrivati lì? E perché adesso portano gli occhiali?
Abbiamo immaginato che questi due dolcissimi angeli fossero in realtà due vivacissimi fanciulli, due giovani orfanelli dediti ad ogni tipo di espediente… allegri, burloni e maledettamente furbi, scorrazzavano per le vie di Dresda fin quando furono presi a lavorare nelle miniere d’argento della vicina Freiberg. Ben presto divennero la mascotte di tutti i minatori ma un triste giorno scomparvero, giocando incautamente a nascondino nel labirinto dei cunicoli della miniera, e non si trovarono mai più… Così Santa Barbara, protettrice dei geologi, dei montanari e dei minatori nonché di tutte le persone che scompaiono all’improvviso, ebbe pietà di loro e li portò in cielo, un po’ clandestinamente, appoggiandoli al davanzale della Finestra sulla Terra, laddove, come si vede nel quadro, li tiene d’occhio con tenero affetto. Ed eccoli lì come sentinelle a curiosare tra i due mondi: ora a guardare in su il Cielo con i Santi ed i Beati e tutte le Creature Divine, ora a guardar in giù su questa terra, uomini e donne indaffarati che sbirciano la Finestra di tanto in tanto per capire cosa li attende…
Ma questa semplice attività mise ben presto a dura prova la vista di Stefan e Michael perché la luce accecante delle aureole dei Santi e il pulviscolo radioso del Paradiso da un lato, e le
polveri sottili e il terribile inquinamento dall’altro, arrossavano sempre di più i loro occhi furbi e un po’ malinconici. Così Santa Barbara Misericordiosa apparve in sogno a Marco e gli suggerì di far indossare ai due angioletti degli occhiali protettivi. “I migliori!!!” raccomandò.
Forse - ma non possiamo giurarlo, sarebbe concorrenza sleale - gli indicò anche la marca: Uvex.
E Marco di buon’ora dipinse un occhiale Sportstyle ed una mascherina u-sonic sui volti un po’ birichini di - Stefan e Michael, che fecero un cenno d’intesa alla loro Santa protettrice, e divennero così gli Angioletti Occhialuti.
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