La fucina della sicurezza
Autore:
Marco Rindori
Anno:
2021
Tecnica:
olio su tavola
DPI: Occhiali protettivi; Semimaschera; Tuta; Guanto; Berretto anti-urto; Calzatura di sicurezza
Autore:
Marco Rindori
Anno:
2021
Tecnica:
olio su tavola
DPI: Occhiali protettivi; Semimaschera; Tuta; Guanto; Berretto anti-urto; Calzatura di sicurezza
Di: Giovanni Stradano – 1570, olio su tavola
Conservato presso: Palazzo Vecchio, Firenze
Jan Van der Straet - detto Giovanni Stradano o Stradanus - (Bruges, 1523 – Firenze, 1605), è stato un pittore fiammingo, attivo soprattutto a Firenze presso la corte del Granduca Cosimo prima e, in seguito, del suo successore Francesco I.
È proprio per quest’ultimo che realizza “Il Laboratorio dell’Alchimista”, per la decorazione del suo famoso studiolo.
Lo Studiolo di Francesco I è uno degli ambienti più famosi di Palazzo Vecchio a Firenze; è una delle creazioni più alte ed originali del manierismo fiorentino, frutto della collaborazione tra l’intellettuale Vincenzo Borghini e un team di artisti capeggiati da Giorgio Vasari. Si tratta di un piccolo ambiente dove il Granduca Francesco I de’ Medici amava ritirarsi in solitudine coltivando i propri interessi scientifici e magico-alchemici. Lo studiolo in particolare doveva essere una sorta di Wunderkammer, luogo dove catalogare i più vari materiali collezionati da Francesco.
Borghini descrive così la destinazione dello studiolo: «Lo stanzino ha da servire per una guardaroba di cose rare et pretiose, et per valuta et per arte, come sarebbe a dire gioie, medaglie, pietre intagliate, cristalli lavorati et vasi, ingegni et simil cose, non di troppa grandezza, riposte nei propri armadi, ciascuna nel suo genere.»
Uno tra i pannelli più interessanti del ciclo iconografico che arricchisce le pareti dello studiolo è proprio Il Laboratorio dell’Alchimista o Fucina. Il pannello dello Stradano ci introduce in un laboratorio di alchimia del sec. XVI (Schaefer), tra alambicchi, torchi, focolari e utensili di ogni genere, e si riferisce alle ricerche in tal materia praticate nei laboratori fiorentini alle quali prendeva parte lo stesso Francesco I.
Di: Marco Rindori – 2021, olio su tavola
Dimensioni opera: 65x85 cm
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