Un RSPP in Paradiso
Autore:
Marco Rindori
Anno:
2017
Tecnica:
affresco
DPI: Guanti monouso
Autore:
Marco Rindori
Anno:
2017
Tecnica:
affresco
DPI: Guanti monouso
Di: Michelangelo Buonarroti – 1511 ca., affresco
Conservato presso: Cappella Sistina, Musei Vaticani
La creazione di Adamo è una delle scene più famose, se non la più famosa in assoluto, tra quelle dipinte da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina. L’affresco della volta fu commissionato nel 1508 dal Papa Giulio II all’artista, che lo eseguì in soli 4 anni. Quattro anni per una superficie di circa 400 metri quadrati - un record!
Michelangelo raffigura il racconto della creazione dell’uomo (Genesi 2, 4-7), mettendo in relazione la vita di Adamo al tocco divino con la mano, piuttosto che come nell’iconografia tradizionale, al soffio vitale di Dio sul volto di Adamo. Le figure sono rappresentate all’interno di una scena fuori dal tempo e dallo spazio terreno, compresse dentro le finte membrature architettoniche che accentuano il valore dinamico e grandioso degli eventi. Le dita non si toccano, in mezzo rimane uno spazio come i due poli di un arco voltaico, in cui s’accende, invisibile, la scintilla della vita. Ed è in questo “spazio sacro, piccolo spazio in cui risiede l’infinito dell’invisibile e del mistero” (Emile Zola) che si instaurano la vita, la lotta, la cooperazione della mano di Dio con la mano dell’uomo.
Di: Marco Rindori – 2017, affresco
Dimensioni opera: 60x40 cm
Adamo si aggirava felice e un po’ svogliato nel giardino dell’Eden, che tutti sanno essere un luogo ameno con comodità a 7 stelle; ma pochi sanno che Eva per evitare che il compagno cadesse in depressione gli aveva dato dei piccoli incarichi, che lo facessero sentire utile come tagliare l’erba del prato, potare le rose, ridipingere lo steccato, imboccare i cuccioli di tigre che avevano perso i genitori etc. etc.
Certamente il giardino era un luogo sicuro ma Adamo non aveva strumenti di lavoro, e così il Dio misericordioso lo chiamò di nuovo a sé e con una scintilla lo dotò di comodi e protettivi guanti. E il dipinto di Marco Rindori immortala l’istante di questa ri-creazione… Adamo girava fiero per l’Eden con questi guanti che non si toglieva mai. E quando il Diavolo in forma di ipnotico serpente gli propose di sostituire i guanti Hyflex con quelli di un’altra marca, che gli avrebbero dato la vita eterna, Adamo gli rispose con un secco e perentorio NO.
Adamo era un uomo tuttodunpezzo!!! Il demonio ci rimase veramente male e decise di vendicarsi con Eva, che non era una donna tuttadunpezzo, essendo nata da una sola costola. Gli sussurrò dell’albero della conoscenza, insinuò in lei il dubbio e la indusse a mangiare la mela proibita insieme al fido e un po’ distratto Adamo… Si videro ora nudi per la prima volta e cercarono foglie per coprirsi le pudenda ma un solo albero ancora ne possedeva - l’unico che Adamo non aveva potato! -, un fico ai margini del giardino. E sarebbe stato davvero tragicomico vedere Adamo con la foglia di fico e i guanti vagare per il giardino prima di essere catapultato insieme ad Eva sulla Terra come poveri mortali…
Adamo finì a lavorare come RSPP in una grande Azienda, ma questo è TOP SECRET, dove ancora oggi usano i guanti antitaglio Hyflex…
Possiamo invece dire che Eva lavorò fino alla pensione in una grande azienda farmaceutica dove indossano con soddisfazione i guanti monouso Ansell Microflex. Pare che marito e moglie litigassero spesso, e non possiamo biasimarli, ma su una cosa erano sempre d’accordo: “I guanti Ansell ti danno sempre una mano in più…”
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